Tecniche e condizioni di coltivazione di NANO.ORTOLAB
Trapianto piantine di pomodoro
Nel progetto sperimentale NANO.ORTOLAB coltiviamo nelle stesse condizioni in cui opereremmo in condizioni produttive.
All’inizio della prova, dopo aver affinato il terreno, concimato con pellettato organico e steso i tubi di irrigazione ed il film pacciamante biodegradabile, trapiantiamo le 48 piantine di pomodoro che sono state acquistate in numero molto maggiore, 120, e poi selezionate seguendo un principio di uniformità di sviluppo.
Nell’aiuola pacciamata le piantine vengono disposte su due file distanti 50 cm l’una dall’altra e sempre ad una distanza di 50 cm sulla singola fila. E’ il sesto di impianto che normalmente utilizziamo in azienda per coltivare i pomodori.
Nei mesi di aprile e maggio le serre vengono termoregolate aprendo le aperture frontali e laterali e cercando di mantenere quanto più possibile una temperatura tra i 25 ed i 28 °C, ideale per la crescita vegetativa. Per evitare che le piante risentano il meno possibile dell’abbassamento di temperature notturne, nel tardo pomeriggio vengono chiuse completamente e la mattina seguente vengono poi riaperte parzialmente o completamente a seconda della condizioni di irraggiamento solare e di temperatura dell’aria e della eventuale presenza di vento.
I turni di irrigazioni aumentano di durata con la crescita della pianta e delle sue necessità idriche per soddisfare tutte le fasi fisiologiche. I primi turni hanno una durata giornaliera di circa 10 minuti mentre a pieno sviluppo si raggiungono i 30-35 minuti.
Quando le piante raggiungono l’altezza di circa 40 cm vengono fatte arrotolare su un filo in juta, fissato in alto alla struttura della serra, per consentire, anche mediamente potature in punti specifici, la crescita in altezza della pianta ed ottimizzando quindi le sue capacità produttive e minimizzando alcuni fattori di rischio per le malattie.
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NANO.ORTOLAB è finanziato nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione “VITALITY - Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa nel Centro Italia” (Spoke 9), grazie ai fondi del PNRR. Finanziato dall’Unione Europea - NextGenerationEU.